Chiude con un crescendo di straordinaria perfezione compositiva e interpretativa l’inconsueta e stimolante disfida on line, tra sei talentuosi e pluripremiati maestri violinisti italiani, che si sono fronteggiati a suon di archetto e comprovata eccellenza nel bellissimo confronto a due voci Bach & Telemann 2020: 3 Sonate, 3 Partite, 12 Fantasie per Violino solo.
Si è compiuto così ieri alle 17.00, con la messa in onda dell’ultimo dei sei concerti in streaming, trasmessi in prima visione dal 6 al 23 luglio 2020, il progetto dedicato alle massime vette della letteratura per violino solo, ideato dall’Accademia di Santa Sofia, affiancata per l’occasione dall’importante rivista di settore Suonare News e dal CIDIM (Comitato Nazionale Musica).
Dopo l’esordio entusiasmante del 6 e 9 luglio con i maestri Davide Alogna e Federico Guglielmo l’impegnativo quanto avvincente testimone è passato ad altri due virtuosi violinisti italiani, altrettanto valorosi esponenti del violinismo mondiale e pluripremiati concertisti di riconosciuta fama internazionale: il 13 luglio Emmanuele Baldini, Violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica di Stato di San Paolo in Brasile, e il 16 luglio Marco Serino, il Konzetmeister – Primo Violino dell’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Sofia.
Il prestigioso e sostanzioso programma ideato dall’Accademia di Santa Sofia sotto la direzione artistica di Marcella Parziale, si è concluso infine con le straordinarie performance di altri due maestri concertisti dal titolato curriculum: lunedì 20 Luglio il veterano Francesco Manara, violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con Telemann: Fantasie n. 2 e n. 6 e Bach: Sonata n.3 e giovedì 23 Luglio il giovane Edoardo Zosi con Bach: Partita n. 3 e Telemann: Fantasie n. 3 e n. 5.
Anche con queste ultime esecuzioni si conferma la complementarietà artistica tra i due sommi compositori, Bach e Telemann, le loro analogie e le loro mille differenze e variegate sfumature, le prove tangibili di due modi parallelamente geniali di concepire la musica e il mestiere di compositore e musicista, con il loro personale bagaglio di convinzioni personali, regole e cultura musicale, e la loro inesauribile profusione di creative intuizioni.
E così in un percorso infinito dal barocco alla contemporaneità, ritroviamo da una parte le mirabolanti costruzioni contrappuntistiche di Bach, che anche nelle danze, affilate e poderose, presenti nelle Partite (ma non nelle Sonate – già più vicine al pensiero in musica, alla rappresentazione dell’ordine mentale, alla costruzione spirituale, logica e verbale) con un sorprendentemente espressivo violino solo, quasi un alter ego sublimato della voce umana, riesce incredibilmente a rendere la polifonia, l’armonia, la complessità delle sue più ardite e complicate architetture barocche.
Dall’altra scopriamo e ritroviamo ancora la rudezza e la vitalità del luminoso calore mediterraneo e popolare di Telemann, con i suoi gioiosi e brillanti cantabili, i suoi guizzi briosi, le sue danze, il suo sanguigno folklore dal sapore esteuropeo, tutto perfettamente definito in un ritratto d’impeto, istintivo, spontaneo, sincero della vita.
La rassegna ha fatto registrare ancora una volta un importante incremento del numero di appassionati, esperti ma anche di neofiti che si sono collegati on line per seguire i sei imperdibili concerti che dopo la prima visione rimarranno sempre fruibili gratuitamente, sulla pagina Facebook dell’Accademia di Santa Sofia e sul canale YouTube di Suonare News.
Resterà nella storia dunque questa titanica sfida tra sei nostri campioni del violino e due padri fondatori della cultura musicale mondiale, Johann Sebastian Bach (1685 -1750) la musica con la M maiuscola, e George Philipp Telemann (1681-1767) il conterraneo amico autodidatta e geniale.
Monica Carbini – Addetta stampa