Rose e libri, elementi che hanno in comune il romanticismo,il sogno,la bellezza: messaggi che possiamo cogliere in questa giornata internazionale dedicata al libro,un evento che nasce in Catalogna dove oggi si festeggia il patrono, Sant Jordi. Ma cosa c’entrano i libri e le rose? Immaginiamo di fare un vaiggio nel tempo, di ritrovarci nel Medioevo, pare che in tutta la regione gli uomini erano soliti donare alle donne un fiore ricevendo in cambio un libro.Questo rituale nasce da una affascinante leggenda che vede il cavaliere diventato poi (San Giorgio) vincere la sua battaglia contro un drago che divorava fanciulle.Così per celebrare la cultura e l’amore il giorno di Sant Jordi dal 1996 è stato dichiarato Giornata Internazionale del Libro (coincidenza vuole che nella stessa data siano morti anche Shakespeare e Cervantes). In questo periodo di emergenza sanitaria, la lettura ci è venuta in “soccorso” aiutandoci ad evadere mentalmente,perchè leggere è viaggiare, entrare in altre vite, interpretare ruoli differenti da ciò che siamo nel quotidiano.Leggere diventa così un momento di riflessione intima e allo stesso tempo di condivisione,una esperienza meravigliosa che non ha bisogno di connessioni se non quelle della mente.
La leggenda di Sant Jordi
C’era una volta un drago spaventoso e potente che terrorizzava gli abitanti di Montblanc, nel sud della Catalogna. La bestia era capace di avvelenare l’aria attraverso il suo respiro uccidendo le persone che per placarne l’ira decisero di sacrificare una fanciulla al giorno,dandogliela in pasto, fino al giorno in cui arrivò il turno della principessa del regno. Proprio quando stava per essere divorata, apparve il cavaliere Sant Jordi che con la sua spada uccise il drago liberando la fanciulla che amava in gran segreto. Dal sangue del drago nacque un roseto, e quindi il dono della rosa alle innamorate, più tardi arrivò lo scambio di libri, facendo riferimento a un poema che la principessa scrisse per il suo salvatore.