Cooperazione e condivisione. E’ questo il leit motiv che permea ormai dalla sua creazione Campania Europa Mediterraneo, un faro sui rapporti e le relazioni tra le sponde del Mare Nostrum giunto alla sua dodocesima edizione. L’Italia e i Paesi del Maghreb ma quest’anno la sfera si è allargata anche a Libano ed Armenia, nazioni dilaniate, in tempi diversi, da guerre sanguinosissime e genocidi non ancora riconosciuti. Come sempre Piazzetta Marzani si è arricchita della presenza di eminenti personalità, giornalisti, diplomatici, intellettuali per discutere di politica e di cultura e assegnare il premio giornalistico Marzani. Venti di guerra si levano dalla sponda libica, cui l’Europa risponde con il vecchio concetto bismarkiano dei rapporti di forza tra le Potenze, così come la situazione in Libano dove gli equilibri restano delicatissimi nonostante la guerra civile sia terminata nel 1989, con gli accordi di Ta’if, ma focolai di combattimenti si sommano alla instabilità interna. Nel 1978 fu creata la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite per garantire sovranità al Paese, un presidio di sicurezza come afferma l’ambasciatrice libanese in Italia Mira Daher Violides.
Enzo Parziale soddisfatto del parterre di quest’anno. Rimarca la natura indipendente del Premio e rintuzza qualche accusa di personalismo pervenuta all’indirizzo della manifestazione.
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