Serata di vernice per Benevento Città Teatro, la manifesetazione che rilancia in grande stile il Tetro Romano di Benevento, fortemente voluta dal direttore dell’Area Archeologica Ferdinando Creta e sostenuta dalla Soprintendenza per i Beni Archelogici di Benevento e di Caserta. Il vernissage, come si diceva, ha coinvolto le personalità istituzionali e non presenti in grande spolvero al Triggio. Tra i meandri del Teatro, accompagnati dall’ Io narrante costituito dalla lettura dei classici, Peppe Barile ha provveduto a leggere passi tratti dal “Miles Gloriosus” di Plauto, commediografo del terzo secolo avanti Cristo, e che ha accompagnato i visitatori verso il proscenio riportato agli antichi splendori, sia pure idealmente, per la seconda delle tappe letterarie, quella dedicata alla Medea di Seneca. Tra un classico e l’altro degustazioni di Falanghina e tarallucci, sulla cui bontà nulla quaestio ma forse la tempistica non ha reso giustizia al dramma di Medea e alla sua spietata e disumana vendetta nei confronti del fedifrago Giasone. Ma è solo una battuta. Resta la pregevolezza di una iniziativa assai lodevole e realizzata con gran dovizia nonostante il budget non elevatissimo. Il che è segnale di speranza e la certezza che le cose di pregio si possono fare anche in clima di austerity. Ad emergere è la confortante organizzazione che ha reso senza dubbio positivo il debutto.