Storia e storie di Solopoca al centro di un libro, il “Manoscritto di Antonio D’Amore”, presentato nella splendida cornice del Palazzo D’Amore-Goglia nella serata che ha fatto da apripista alla 42esima edizione della Festa dell’Uva nel centro telesino. Solopachese doc Antonio D’Amore era un chierico che intorno alla metù del XVII secolo decise di scrivere un diario raccontando tutto quello che accadeva in un paese piccolo e periferico del Regno di Napoli precisamente all’epoca dei Duchi Ceva Grimaldi, famiglia aristocratica napoletana. E cosi il manoscritto, curato da Marianna Franco conj la collobrazione di Roberto Goglia, diretto discendente di Antonio D’Amore e Antonio Iadonisi, rappresenta un contributo fondamentale per la Storia di Solopaca e la scelta di pubblicare anche il documento originale permetterà a studiosi e appassionati di fare un autentico tuffo nel passato.
Il testo del manoscritto era stato decrittato anni fa da Antonio Franco, che lo aveva trascritto e interpretato, senza riuscire a vedere stampato il suo faticoso lavoro. Oggi si pubblica il Diario d’Amore grazie soprattutto alla disponibilità di sua figlia Marianna, che ha ripreso e portato a termine il lavoro del padre. Ma un contributo importante a questa edizione è stato quello di Roberto Goglia, diretto discendente di Antonio D’Amore, che ha scelto di collaborare a questo importante progetto, anche per realizzare un forte desiderio di suo padre Vincenzo.