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Benevento| Lavia “dice” Leopardi, emozione all’Hortus Conclusus

Benevento| Lavia “dice” Leopardi, emozione all’Hortus Conclusus

28 Agosto 2019 | by Enzo Colarusso
Benevento| Lavia “dice” Leopardi, emozione all’Hortus Conclusus
Cultura
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Una di quelle serate da ricordare col sassolino bianco, alla maniera romana. Gabriele Lavia ha illuminato con Leopardi la soirèe all’Hortus Conclusus con una miauscola prova da attore, ma questo era largamente previsto. Molto meno la gran messe di pubblico, segnale che la sete di cultura è ancora viva nonostante la quotidianità di brutture marci in senso ostinato e contrario. Non ieri sera. Lavia ha incantato con la sua performance stabilendo un contatto per nulla scontato con gli spettatori, specialmente nel “finale travolgente” tutto dedicato all’Infinito, al verso emblematico “e il naufragar m’è dolce in questo mare”. E proprio  alla parola mare l’attore e regista milanese ha coinvolto il pubblico pretendendone la declamazione a voce alta. Lavia, uno degli ultimi eredi della tradizione teatrale del Novecento. Cita il suo maestro Sergio Tofano, unisce alla recitazione approfondimenti esegetici, analizza “Il Sabato del Villaggio” in chiave noir paventando un finale poetico legato ad un probabile suicidio. Leopardi e il suo pessimismo cosmico, le sudate carte “grundnorm” delle sue giornate nella casa avita. Lavia lo esalta con la sua prosa recitativa di altissima scuola. E’ anche regista del suo spettacolo ed allora è attore ed affabulatore. La sua prossemica diventa modo per spiegare la prova d’attore, lo stare in scena recitando poesie senza soluzione di continuità in un unicum drammatico e serrato. Fuori impazza Brave, dentro l’Hortus si sublima il teatro allo stato puro, scarno, attore e sedia per trovare nuove traiettorie interpretative per “le magnifiche sorti e progressive”.

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