Un viaggio nell’affascinante mondo dei miti ed eroi del mondo greco raccontato in modo insolito e suggestivo. Torna a Montesarchio “Rosso Immaginario”, la mostra ambientata nelle celle del carcere borbonico del Castello della cittadina caudina e che vede protagonisti i vasi rinvenuti nella necropoli dell’antica Caudium, l’attuale Montesarchio. Il ratto d’Europa raffgurato sul celebre vaso di Assteas, tornato a casa dopo un lungo periodo di esposizione in altre mostre nazionali, il ritorno all’Olimpo di Efesto , il dolore di Elettra sulla tomba del padre Agamennone sono solo alcune delle storie narrate attraverso video, olografie e proiezioni di immagini animate. Un percorso virtuale tridimensionale che coinvolge tutti e capace di trascinare nel Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino più di 60.000 visitatori in un anno e mezzo. E’ stato cosi la prima volta, ora è l’auspicio di comune, polo museale della campania, direzione del museo, e Gal Taburno. Quest’ultimo, infatti, è l’ente che ha finanziato il riallestimento della mostra.
Parterre delle grandi occasioni quello presente alla riapertura: presente Luigina Tomay, ex responsabile del Museo e colei che ne curò l’allestimento nel 2013, Andrea Martinelli in rappresentanza della Soprintendenza, il direttore attuale del Museo, Ferdinando Creta e la direttrice del Polo Museale della Campania Anna Imponente
