Oltre 150 eventi, per 37 giorni di programmazione, distribuiti in 40 luoghi tra Napoli e le altre città della Campania tra cui Benevento, Pietrelcina e Mercogliano. Torna con la dodicesima edizione il Napoli Teatro Festival Italia in programma dal 8 giugno al 14 luglio con una ricca programmazione che spazia dal teatro alla danza, dalla letteratura al cinema, dalle mostre ai laboratori. Realizzata con il sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, la rassegna diretta per il terzo anno da Ruggero Cappuccio è stata presentata nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale. Ventinove eventi internazionali, di cui 19 prime in Italia tra prosa e danza, 44 prime di spettacoli italiani, 12 sezioni con l’aggiunta alle 11 della passata edizione di quella dedicata al Teatro Ragazzi. “Con questo festival – ha sottolineato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – compiamo il massimo della trasgressione politica in italia: parliamo di cultura: ” La Regione Campania, dice, “è esposta dal punto di vista dei suoi investimenti al limite della tenuta del bilancio regionale. Non c’è solo il Festival che presentiamo, ma anche il Festival di Ravello, la Legge sul Teatro, un finanziamento imponente per il Teatro San Carlo che senza la Regione chiuderebbe domani mattina. C’è l’impegno per il teatro Verdi, il recupero della conservazione di San Pietro a Maiella che per nostra vergogna è ridotto in condizioni penose con l’acqua che sgocciola nelle aule dove i ragazzi studiano. E poi ci sono le mostre alle quali diamo vita, cose importanti come la prossima iniziativa a Capodimonte con Calatrava, la valorizzazione della Reggia di Caserta, il Progetto strategico dell’archivio digitale delle arti e della cultura della Campania, le iniziative a Pompei, il sostegno ad alcuni festival della letteratura contemporanea”.
Particolarmente significativi, in questa dodicesima edizione, sono i temi della multiculturalità, della pluridentità e dell’apertura ai flussi culturali del mondo contemporaneo. La rete creata con altri Festival internazionali , gli Istituti di cultura, le fondazioni culturali, fonda un nuovo progetto di cooperazione culturale, che coinvolge artisti rifugiati in Italia in Europa, in collaborazione con le Università del territorio e altre istituzioni europee, al fine di dare sostegno e palcoscenico alla creazione artistica post-migratoria e ad un nuovo concetto di Europa basato sull’inclusione e sul dialogo. Cappuccio conclude parlando delle motivazioni che l’hanno spinto a mettere in piedi questo progetto. Il teatro celebra un concetto superiore a quello della democrazia, quello della comunione, che più della democrazia, non lascia mai nessuno scontento – ha rimarcato Ruggero Cappucco, direttore del Napoli Teatro Festival