“Una storia intima che si fa racconto pedagogico accessibile ad un pubblico giovane”. E’ stato definito cosi il film “Gramigna” del regista Sebastiano Rizzo, film che racconta la storia di Luigi, figlio di un boss della camorra condannato all’ergastolo che tenta di uscire dalla criminalità e oggi proiettato al Cinema San Marco nell’ambito del progetto “Non perdiamoci di vist@” promosso dall’Unicef e rivolto agli alunni di diverse scuole beneventane. E i tanti hanno seguito in modo appassionato un film che mette insieme due concetti che spesso non viaggiano sullo stesso binario: la possibilità di una vita diversa, scegliendo la luce della legalità al buio della criminalità organizzata.
Il film è liberamente ispirato al libro “Gramigna” del giornalista Michele Cucuzza e di Luigi Di Cicco, protagonista della storia e presente all’evento nel teatro sannita. La sua scelta come esempio , perchè cosi come sottolinea Di Cicco, si può uscire da un mondo infastante e aiutare gli altri. Proprio come la Gramigna
Sul grande schermo la storia è stata interpretata da Gianluca Di Gennaro, attore partenopeo e presente in sala. Non esistono destini già segnati, già scritti”. Questo il messaggio che ha lanciato ai giovani studenti beneventani
le dichiarazioni nel servizio che segue