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Raffaele De Marco: storia di un italiano che si è fatto strada

Raffaele De Marco: storia di un italiano che si è fatto strada

4 Febbraio 2019 | by redazione
Raffaele De Marco: storia di un italiano che si è fatto strada
Cultura
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Il “beneventano d’Australia”, Raffaele De Marco, è stato insignito di recente, con l’autorevolissimo titolo di Commendatore della Repubblica dell’Ordine Stella d’Italia, per volere dello stesso Presidente Sergio Mattarella, firmatario dell’apposito Decreto in data 2 Giugno 2018.

Un riconoscimento che impreziosisce la già ricca bacheca del “nostro” Raffaele, premiato più e più volte nel corso della sua lunga carriera al servizio dei suoi due Stati (l’Italia e l’Australia) e, soprattutto, sempre al servizio del prossimo.

Raffaele De Marco, nativo di Benevento, classe 1932, emigrò dalla sua madrepatria verso il continente oceanico nel 1956, all’età di 24 anni.

Giunto nello Stato Federato del South Australia, si rimboccò subito le maniche, iniziando a prestare lavoro presso l’equivalente locale della nostra struttura catastale: il Land Titles Office, nella città di Adelaide.

Non interruppe gli studi e, anche grazie al suo titolo di geometra, fu il primo italiano a vincere un concorso nell’allora South Australian Public Service.

Il suo ruolo di raccordo tra la Pubblica Amministrazione locale e la comunità italiana presente nel territorio aumentò in maniera crescente negli anni e, grazie ad opere di traduzione ed iniziative sociali, furono tantissimi gli emigrati italiani che, grazie a lui, riuscirono ad entrare nel mondo del lavoro in tutta l’Australia meridionale.

Nel 1971 conseguì un ulteriore successo: fu il primo geometra italiano ad entrare nel prestigioso Istituto Australiano di Cartografia di Canberra.

Gli italiani che si avvicinarono a lui per una lotta comune nella parità dei diritti furono numerosissimi, tant’è che la sua abitazione veniva sempre più considerata dalla comunità locale come un piccolo “Consolato d’Italia” in Adelaide.

Alla sua vita pubblica in senso lavorativo va aggiunta la sua altrettanto notevole e lodevole vita pubblica in senso politico. Nel 1966 si candidò alle elezioni per l’ottenimento di un seggio al Consiglio Municipale: le vinse, entrando nella storia come uno dei primi consiglieri comunali d’origine italiana in tutto il Sud Australia.

Durante il suo mandato, durato ben 17 anni, lottò duramente per un equo regime pensionistico per tutti gli italiani rientrati in patria dall’Australia. Grazie alla sua opera di raccordo fra i due Paesi, entrò addirittura a far parte del Comitato Consuntivo Federale di Sicurezza Sociale.

Le sue battaglie per la comunità furono premiate già nel 1970, quando gli fu consegnato dall’allora Sottosegretario di Stato all’Emigrazione il titolo di “Cavaliere”.

L’anno successivo, inoltre, nel giorno del compleanno della Regina, fu il primo italiano in assoluto di tutto il sud Australia ad ottenere l’onorificenza imperiale dell’MBE (Member of the Most Excellent Order of the British Empire).

I suoi profondissimi sentimenti e legami con la terra d’origine furono drasticamente scossi, nell’anno 1980, dal durissimo terremoto che colpì l’Irpinia ed il Sannio.

Tantissimi furono gli appelli che Raffaele De Marco inviò ininterrottamente, per oltre una settimana, attraverso tutti gli organi d’informazione locale: i giornali raccolsero i suoi scritti, le radio e le tv mandarono in onda i suoi messaggi inoltrati sia in lingua italiana che in lingua inglese.

Grazie alla sua perseveranza, fu raccolto dalla sola comunità presente in South Australia circa mezzo milione di dollari australiani in favore delle popolazioni colpite in Italia dal sisma.

Il premio che, dulcis in fundo, ha forse più di tutti commosso il “nostro” compatriota al di là del globo è quello che ottenne nel luglio del 2010.

La Provincia di Benevento, difatti, lo indicò fra i sanniti più meritevoli e che hanno dato lustro in tutto il mondo, con la sua opera e le sue azioni, a tutto il Sannio.

Il <<Gladiatore d’Oro>>, conferitogli in una gremitissima piazza Roma di Benevento, ha riportato Raffaele a calpestare nuovamente la sua terra d’origine, da dove, mezzo secolo prima, partì con tante speranze e dove, mezzo secolo dopo, tornò con l’orgoglio di chi ha sempre vissuto con Benevento, il Sannio e l’Italia tutta nel cuore.

 

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