Alla Terrazza Marzani presentato il libro di Anna Foa “Andare per i luoghi di confino”, nell’ambito degli incontri con gli autori che ormai contraddistingue in modo preciso l’impegno politico e culrurale di Enzo Parziale e dell’associazione “Campania, Europa, Meditarraneo”. Colpisce e molto l’antitesi tra il luogo, Palazzo Bocchini, e il tema su cui si è voluto aprire il dibattito. Arturo Bocchini, fondatore dell’Ovra e gendarme del Regime e dall’altro lato i luoghi del confino in cui proprio la polizia politica del Fascismo spedì i dissidenti e non solo a scontare la pena della loro alterità al potere costituito. Da Parri a Pertini, da Carlo Levi a Terracini, allo stesso Vittorio Foa, padre dell’autrice. I lughi del confino, sperduti, lontani, dimenticati, eppure centralissimi per la ricostruzione del Paese dopo la dittatura.
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