Inaugurata alla Rocca dei Rettori di Benevento la mostra antologica “Tracce della memoria. Biagio in viaggio” dell’artista beneventano Biagio Maio con testi critici di Maurizio Cimino e Mario Lanzione. “La vita di Biagio Maio – scrive Cimino – è segnata dal movimento e dal viaggio, ora a piedi, lungo i sentieri della campagna sannita, plasmata dal quotidiano lavoro dell’uomo, ora in motocicletta, sulle strade d’Italia, inseguendo l’azzurro del mare e l’ebbrezza della libertà, ora in aereo, alla scoperta di terre esotiche, abitate da altri, con un entusiasmo che non si esaurisce nel tempo, che spazia dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia e rielabora i codici linguistici dei movimenti del Novecento, spostandosi tra Dada, Surrealismo, Informale, Pop Art e Arte Povera. La personale allestita presso la Rocca dei Rettori di Benevento, in occasione dei sessanta anni dell’autore, offre ai visitatori la possibilità di convergere, a loro volta, sulle rotte di un mondo variegato e vitale, dall’espressività immediata.Ogni passo rivela una sorpresa. Noi camminiamo attraverso noi stessi incontrando ladri, spiriti, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, cugini.
Ma sempre incontriamo noi stessi (James Joyce)… la mostra costituisce il varco diretto per entrare nel mondo di Biagio Maio, fatto di carte geografiche, baedeker, valige, macchine fotografiche, ricordi di viaggio. Dentro ogni cosa, è possibile cogliere un’esperienza oppure un’emozione, con cui l’autore si congeda dai visitatori.Mettiti in viaggio. I piedi del viandante diventano fiori. (Tiziano Terzani)”. Un’antologica che, nell’eterogeneità stilistica dei vari periodi selezionati e che si possono individuare nei lavori raccolti per l’esposizione, trova il suo filo conduttore nella narrazione del percorso di una vita dedicata all’arte.
L’autore, attraverso le rievocazioni, riesamina il suo “excursus vitae”, lo codifica nel linguaggio artistico e lo propone ai fruitori come semantica dei suoi interventi pittorici che, a nostro giudizio, sono d’indubbia qualità tecnica e di forte pregnanza spirituale”. La mostra durerà fino al prossimo 28 aprile e sarà visitabile tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00.