L’auditorium della Spina Verde compie un primo miracolo: quello di mettere insieme alcuni operatori culturali che quasi mai si sarebbero seduti attorno ad un ipotetico cerchio per discutere di cultura e di spazi culturali. Eì quello che è successo a Via Bari ed è comunque l’inizio di un percorso che forse non approderà a nulla ma fa capire che se si cerca il confronto allora è possibile. Ed è bello anche vedere scambiarsi i punti di vista, magari non coincidenti, ma la scena del pomeriggio dinanzi il teatro della Spina Verde è davvero importante. Magnifico Visbaal, Solot, insieme agli attivisti di Assemblea Popolare e poi Nicola Sguera che assicura la proposizione di una interperllanza a sindaco e assessore alla Cultura. E poi Depistaggio e ragazzi e ragazze e intellettuali che si avvicinano al tema con deferenza. Siamo agli inizi di un percorso, occorre l’interlocuzione col Comune, che con i teatranti cittadini ha poco feeling, meno ancora con le associazioni se contrarie all’ortodossia, occorre sapere a quanto ammontano i danni e se ci sia un’assicurazione. Insomma è un percorso tortuoso ma da oggi almeno ci si parla. Antonio Intorcia della Solot
