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Benevento| Rigillo infiamma con Dante gli incontri di Santa Sofia

Benevento| Rigillo infiamma con Dante gli incontri di Santa Sofia

20 Novembre 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Rigillo infiamma con Dante gli incontri di Santa Sofia
Cultura
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Così discesi del cerchio cerchio primaio giù nel secondo che men loco cinghia e tanto più dolor che punge a guaio”. E’ l’incipit del Canto V dell’Inferno, il più teatrale, forse, di tutta l’opera dantesca, di certo il più struggente per la viscerale testimonianza di Francesca Da Polenta e del suo “mal perverso” con Paolo Malatesta che nell’incontro non parla mai ma piange e contribuisce a rendere “l’aere ancor più perso”.

Mariano Rigillo, da par suo, ha cesellato quattro canti della Commedia, traendo spunto dalla cantica infernale per salutare il secondo appuntamento con la rassegna Santa Sofia in Santa Sofia promossa dall’Accademia omonima e che ormai trova la sua esaltazione massima tra le mura antiche dell’angian Sofia beneventana. Rigillo e la moglie Anna Teresa Rossini hanno esplorato l’universo dantesco; oltre a Francesca, mirabilmente interpretata dalla Rossini, il grande attore napoletano è penetrato nella rabbiosa disperazione di Ugolino, che manduca il capo del suo fiero pasto, e nella spasmodica sete di conoscenza di Ulisse che supera in folle volo le colonne d’Ercole per non essere meno bruto. Per poi terminare il viaggio col canto finale dell’opera. Un evento che ha tenuto ben saldi ai loro posti quanti hanno inteso non mancare all’appuntamento. In precedenza era toccato al professor Rotili aprire la serata con alcune considerazioni storico-archeologiche sui due grandi movimenti tellurici che interessarono Benevento tra Alto e Basso medioevo, quelli del 989 e del 1125. Una rassegna che riserva emozioni. Il terzo appuntamento è previsto per il 3 dicembre con la figura gigantesca di Michelangelo Merisi Caravaggio a fare da protagonista.

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