TEORA – Irpinia è anche Arte Contemporanea. E lo conferma con Nunzio, artista di fama internazionale, che è stato protagonista del quinto appuntamento del festival artistico e culturale “Irpinia Madre Contemporanea”. Sabato 12 novembre l’artista ha inaugurato una personale alla Pinacoteca provinciale di Teora. L’esposizione, che ha il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli, resterà aperta fino al 31 gennaio 2017.
“Non conosco bene il territorio – ha raccontato lo scultore – ma son ben felice di essere stato letteralmente trasportato in questo mondo. Le sculture che vedrete vanno dal 1990 al 2014. In base allo spazio ho cercato di creare una visione di insieme a trecentosessanta gradi. Il giudizio sull’opera lo lascio all’osservatore e all’emozione che potrà suscitare in lui. Sono fiducioso del futuro dell’arte visiva in Italia soprattutto con le nuove leve. Ci sono artisti già pronti per recitare un ruolo da protagonisti”.
L’incontro tra un genio creativo riconosciuto a livello mondiale e l’Irpinia segna un percorso culturale e artistico avviato dagli organizzatori del festival già nella prima edizione. Un’iniziativa premiata dal pubblico numeroso accorso al vernissage che da vicino ha potuto ammirare opere tra le più significative della produzione di Nunzio. Presenti anche il direttore del museo Madre di Napoli, Andrea Villani che ha sottolineato la mission dell’istituto da lui presieduto: “Sosteniamo le arti contemporanee su tutto il territorio regionale. È fondamentale per la fondazione Donnaregina che ogni territorio sia un centro e non esista la periferia. Questa regione ha espresso gli artisti più importanti degli ultimi cinquant’anni, spunti di ricerca che hanno scritto la storia dell’arte contemporanea a livello nazionale e mondiale da Amalfi 68, alla transavanguardia, alla scena artistica emergente. La nostra regione è al centro di tutte le grandi rivoluzioni culturali ed estetiche. Siamo una delle realtà più dinamiche nel mondo, con trenta secoli di arte contemporanea e con le sue filiere produttive si può creare anche un ritorno economico per il territorio”.
Tra gli ospiti presenti anche gli artisti di via Varco a Rotondi Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Perino e Vale, Lucio e Peppe Perone, già coinvolti nella passata edizione della kermesse. Partecipazione anche del Consiglio regionale della Campania con la presenza del presidente Rosetta D’Amelio che ha ringraziato gli organizzatori per l’occasione data al territorio con la mostra di Nunzio.
Le opere che i visitatori potranno ammirare nei prossimi mesi rappresentano la sintesi perfetta del patrimonio artistico che Nunzio continua a regalare all’arte contemporanea. La sua impronta, capace di rendere sotto nuove forme materie apparentemente inerti e insensibili senza trascurare la loro immagine primordiale, come ha affermato la critica, si evince dalle sculture che ha scelto di portare in Irpinia.
Nunzio nasce nel 1954 a Cagnano Amiterno (Aq). Tiene le sue prime mostre personali nel 1981 presso la Galleria Spatia di Bolzano e nel 1984 alla Galleria l’Attico di Roma, quest’ultima presentata da Giuliano Briganti. La sua personale nella galleria Annina Nosei a New York, tenutasi nel 1985, contribuisce alla diffusione internazionale del suo linguaggio espressivo.
Numerosi sono negli anni gli appuntamenti espositivi e i riconoscimenti. Nel 1986 vince il Premio 2000 come miglior giovane artista alla XLII Biennale di Venezia; nel 1995 ottiene una menzione d’Onore per la sala personale alla XLVI Biennale di Venezia e nello stesso anno vince il Prize for Excellence alla Biennale di Fujisankei, in Giappone. Negli anni seguenti prosegue la sua intensa attività espositiva: si ricordi la partecipazione a “Material + Malerei” presso la Stadtische Galerie di Willingen-Schwenningen in Germania e la mostra antologica che il MACRO di Roma dedica all’artista. Espone ad Hanoi, Vietnam National Museum of Fine Arts, a Shangai, Urban Planning Exhibition Center e Pechino, China National Academy of Painting. Le sue opere sono presenti in collezioni permanenti pubbliche e private, tra cui la GAM di Torino, la GNAM di Roma, il MAXXI di Roma, il Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, la Fondazione Maramotti di Reggio Emilia, il Museo Biedermann a Donaueschingen. Nunzio vive e lavora tra Roma e Torino. Nel 2016 ha tenuto una personale al Museo Riso di Palermo.
Il Festival proseguirà fino a gennaio 2017 in diversi comuni dell’Irpinia con altri grandi ospiti: Lina Sastri, Marcello Sorgi, Mauro Felicori, Maurizio De Giovanni, Simon Gerald Place, Franco Roberti, Peppe Barra.