Se la vita va presa a morsi, lo scambio internazionale iniziato ieri a Sant’Agata de’ Goti si presenta come un ricco banchetto. Cinque le nazioni coinvolte (Lituania, Estonia, Polonia, Romania e Italia), trenta i giovani partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Al centro del progetto “Erasmus+” organizzato dalla “Cooperativa Immaginaria” di Benevento, teatro e alimentazione, intesa come forma primaria di “assimilazione” di realtà. «L’alimentazione – spiega il presidente di “Immaginaria” Claudio D’Agostino – è una forma d’interazione con il proprio corpo, un rapporto che da anni esploriamo in ambito teatrale e performativo.»
Lo scambio “Il cratere di Europa” prende il nome dall’antichissimo vaso di Assteas ritrovato nel territorio di Sant’Agata negli anni Settanta del secolo scorso e considerato dai promotori dello scambio un simbolo dell’interazione culturale (il vaso ospita infatti il mito fondativo del Ratto di Europa). L’idea nasce all’interno di una cooperativa che ha maturato esperienza nel campo dell’animazione culturale e del disagio sociale. «Lo scambio – spiega Ivan Prisco, collaboratore di “Immaginaria” e coideatore del progetto – punta al superamento di tabù sociali e culturali attraverso la rappresentazione artistica e in tavola, luogo di condivisione che non lascia spazio a barriere culturali.» E infatti si registra la partecipazione allo scambio, all’interno del gruppo italiano, di sei giovani immigrati che attualmente vivono in due strutture di Sant’Agata e Solopoca.
Accorsi dal Nord Europa all’Africa, i giovani partecipanti lavoreranno sul proprio corpo con attività culinarie e performative, accomunate da una gestualità in grado di produrre benessere e nutrimento psicofisico. Tra natura e culture alimentari e teatrali, si dipanerà un percorso creativo che sarà infine aperto alla comunità locale, con allegria e gusto.