Boom di pubblico e forte risalto anche sulla stampa per la Mostra “Il Nilo a Pompei. Visioni d’Egitto nel mondo romano”, che ha aperto i battenti il 5 marzo al Museo Egizio di Torino.
Straordinario il risalto dato ai reperti del Tempio di Iside di Benevento concessi dalla Provincia, proprietaria dei beni archeologici, e portati in Mostra nel capoluogo piemontese per essere esposti in una apposita Sezione ad essi dedicata.
Lo comunica la Dirigente del Settore Cultura della Provincia sannita, dott.ssa Pierina Martinelli, che ha rappresentato il Presidente dell’Ente Claudio Ricci alla inaugurazione.
I numerosi reperti del tempio isiaco beneventano, normalmente esposti al Museo Arcos di Benevento in via Stefano Borgia, sono stati adeguatamente valorizzati e portati all’attenzione del visitatore grazie a pannellatura, impianti di didascalie, illuminazione, etc., nell’ambito di un corretto impianto scientifico presisposto dal curatore della Mostra Federico Poole (per una visita virtuale vedi: http://www.museoegizio.it/nilo-pompei).
Del resto, l’evento, promosso da una delle Istituzioni culturali più prestigiose del nostro Paese e del mondo, presieduto da Evelina Christillin e diretto da Christian Greco, con la cooperazione e l’assistenza delle competenti Soprintendenze, intende focalizzare con adeguato supporto culturale, la propria attenzione sulle influenze culturali tra l’Egitto e i Paesi rivieraschi mediterranei al fine di cogliere il filo conduttore di secoli e secoli di storia.
E non c’è dubbio che il Tempio dedicata alla dea Iside di Benevento abbia costituito nella storia non solo della Città, uno dei capisaldi della sua storia culturale anche per gli anni a venire: non a caso, la Direzione scientifica della Mostra ha definito come “faraonico” il Tempio isiaco del capoluogo sannita che secondo le fonti più accreditate era il più grande di tutto il Mezzogiorno (anche perché voluto dall’Imperatore Domiziano).
La dott.ssa Martinelli ha espresso a nome personale e del Presidente della Provincia, la propria soddisfazione per il livello e la qualità delle strutture, degli spazi e delle installazioni messe a disposizione della Sezione isiaca beneventana della Mostra”Il Nilo a Pompei”. Obiettivo della spedizione torinese è stato ed è, per quanto comncerne la Provincia, quello di avviare in concreto un percorso sinergico tra il Museo del Sannio, il Museo Arcois e la Fondazione Museo Egizio di Torino finalizzato ad incanalare flussi di visitatori verso lo straordinario patrimonio culturale sannita. “Viviamo in un momento di straordinaria difficoltà gestionale per i nostri beni culturali” – ha commentato il Presidente Ricci, che ha così continuato: “nel corso della seduta del Consiglio provinciale del 4 marzo scorso abbiamo avuto un approfondito e proficuo dibattito politico in Aula per tentare di individuare misure a tutela dei nostri beni archeologici, artistici e storici che la legge n. 56 del 2014 ha sottratto alla Provincia. Il loro futuro appare allo stato ancora molto nebuloso in quanto non ci è stato ancora accreditato nemmeno un Euro di ristoro di tutte le spese sopportate in questi due anni per la loro gestione; né, al momento, si sa se prima o poi questi fondi verranno infine concessi e da chi”. Il Presidente della Provincia ha così concluso: ” Proprio per tale ragione noi come Amministrazione di governo alla Rocca dei Rettori stiamo cercando ogni strumento utile per tentare di non perdere o disperdere questo straordinario, immenso patrimonio culturale e lasciarlo andare in oblio. Sarebbe un delitto. Un rapporto sinergico con la Fondazione Museo Egizio di Torino ci è parso uno strumento utile per la loro salvaguardia”.