Festival Filosofia, Bauman: coraggio è libertà di pensiero
Cultura
Al teatro Massimo la lectio magistralis del professor Bauman, per la seconda volta ospite del Festival della Filosofia. Una presenza prestigiosisima che non ha per nulla deluso le aspettative. Presentato da Carmela D’Aronzo, gran patron della kermesse e dinanzi ad una platea gremita Zygmunt Bauman ha affrontato il tema del coraggio in tempi bui, la consapevolezza di portare avanti le idee in cui si crede anche a costo delle più estreme conseguenze. E cita Nelson Mandela, spirito libero, che ha pagato con coraggio le sue idee di libertà e di emancipazione con decenni di galera. Ai tanti ragazzi presenti il messaggio di Bauman è stato quello di credere fortemente nelle proprie idee, di non lasciarsi condizionare dal pensiero unico dominante che è certamente più comodo nel breve periodo ma alla lunga perdente. L’epoca dei totalitarismi e l’appiattimento al pensiero”conveniente” ha prodotto l’ecatombe della guerra e per certi aspetti il brodo di coltura dell’Olocausto che per Bauman, ebreo di Poznan, assume un significato ancora più importante. Paura di porsi in modo critico nei confronti del potere, ecco un altro dei rischi che Bauman lega alla postmodernità, per una società che definisce “liquida”, metafora che lo ha reso assai celebre e che sta ad indicare la trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori, appiattiti in un limbo fatto di paura e che sottrae coscienza critica e sicurezze garantendo la sola sopravvivenza ancorata al traino del gruppo dominante. Bauman a Benevento resterà fino a domani. In mattinata, infatti, è atteso all’Università del Sannio dal Rettore Magnifico de Rossi al quale porterà il messaggio di augurio per il nuovo corso di Filosofia della Scienza che prenderà avvio prossimamente.
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