Nella serata di ieri, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Castelvenere (BN), emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Benevento, nei confronti di un intero nucleo familiare. I membri sono accusati di stalking in concorso nei confronti della propria vicina di casa.
Le indagini sono state avviate a seguito delle denunce sporte dalla vittima e dei numerosi interventi effettuati dal personale del Commissariato di P.S. di Telese Terme. L’attività investigativa ha consentito di ricostruire le condotte moleste e minacciose che, con cadenza quasi quotidiana, venivano messe in atto dai componenti del nucleo familiare.
In particolare, fin dal trasferimento nella villetta adiacente a quella della vittima, gli indagati hanno cominciato ad accusare lei, il figlio e l’anziano compagno della madre di “lanciare” onde elettromagnetiche all’interno della loro abitazione. Tali onde, secondo le accuse, sarebbero state responsabili del malfunzionamento dei dispositivi elettronici e dell’innalzamento della pressione sanguigna.
I comportamenti denunciati includevano urla notturne e frasi intimidatorie. A partire da luglio, inoltre, si è aggiunto il lancio di pietre, pomodori e bucce di frutta contro il muro dell’abitazione della vittima. Tali episodi hanno generato nella persona offesa un profondo stress e il timore per la propria incolumità e quella dei suoi cari, al punto da indurla a modificare le sue abitudini quotidiane, evitando ad esempio di uscire di sera.
La misura cautelare si è resa necessaria in quanto sussistevano fondati motivi per ritenere che le condotte delittuose potessero essere reiterate, ponendo in pericolo attuale e grave la vita e l’integrità fisica della vittima.
Si precisa che il procedimento penale è ancora in fase di udienza preliminare, pertanto i destinatari del provvedimento sono da considerarsi presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.