La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 6 anni di reclusione per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, nell’ambito del processo per la strage del viadotto Acqualonga, avvenuta il 28 luglio 2013 a Monteforte Irpino (Avellino).
Il disastro costò la vita a 40 passeggeri, precipitati con un autobus turistico dal viadotto lungo l’autostrada A16 Napoli-Canosa. La sentenza emessa oggi dalla quarta sezione penale della Suprema Corte rende definitiva la pena per Castellucci, che potrebbe entrare in carcere già nelle prossime ore.
I giudici hanno inoltre confermato: 9 anni per Gennaro Lametta, proprietario del mezzo, 4 anni per Antonietta Ceriola, ex dipendente della Motorizzazione civile di Napoli e le condanne inflitte agli altri dirigenti e funzionari di Aspi e del Tronco autostradale
Alcune condanne sono state annullate senza rinvio limitatamente alla misura della pena, che sarà rideterminata. Sono stati invece rigettati tutti gli altri ricorsi presentati dagli imputati e dal responsabile civile.
Secondo l’accusa, i condannati non avrebbero garantito la sicurezza del tratto autostradale e del veicolo, permettendo che circolasse in condizioni critiche fino al tragico incidente.