“È pronta a difendersi da accuse mortificanti, le viene chiesto di giustificare un bonifico di mille euro”. Lo dichiara all’ANSA l’avvocato Antimo Giaccio, legale di Lucia Simeone, collaboratrice dell’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello, colpita da un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie belghe. L’inchiesta riguarda presunte tangenti per circa 46mila euro versate a politici affinché si spendessero, attraverso una missiva, in favore del colosso cinese Huawei per il 5G in sede UE.
Lucia Simeone è stata fermata ieri dalla polizia di Stato di Marcianise (Caserta) in un B&B di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove le è stato notificato il mandato di arresto europeo per i reati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio.
Solo questa mattina l’avvocato Antimo Giaccio, che ha incontrato la Simeone nel carcere di Secondigliano, ha potuto esaminare gli atti dell’indagine: “Sono accuse non comprensibili – sostiene il legale – notificate peraltro in lingua francese. Non sappiamo neppure chi siano i componenti di questa associazione a delinquere a cui si fa riferimento”.
“Gli inquirenti francesi chiedono di giustificare la ricezione e il riciclaggio di mille euro, denaro ricevuto attraverso un bonifico emesso dall’ex collega portoghese dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martens” – spiega Giaccio.
“Domani daremo spiegazioni circa questi soldi ricevuti da un collega”, conclude l’avvocato di Lucia Simeone.