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Avellino| Inchiesta Dolce Vita, nuove accuse per l’ex sindaco Festa

Avellino| Inchiesta Dolce Vita, nuove accuse per l’ex sindaco Festa

26 Febbraio 2025 | by Redazione Av
Avellino| Inchiesta Dolce Vita, nuove accuse per l’ex sindaco Festa
Cronaca
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Inchiesta “Dolce vita”, arriva l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e con esso la notifica di nuove accuse per l’ex primo cittadino di Avellino, Gianluca Festa, due dirigenti comunali e un imprenditore, già destinatari di una stessa informativa nel dicembre scorso, ora integrata dalla nuova.

Nell’atto firmato dal pm Fabio Massimo Del Mauro, dal Procuratore Domenico Airoma e dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele i reati ipotizzati vanno dalla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio e falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. Adesso viene contestata anche la corruzione per aver ottenuto in cambio di due affidamenti diretti una sponsorizzazione di quindicimila euro per la DelFes, ipotesi all’origine dell’attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dell’Aliquota di pg delle Fiamme Gialle.

Nel mirino degli inquirenti due affidamenti diretti: quello del febbraio 2022 per 149.900 euro per i lavori di efficientamento energetico di Palazzo De Peruta e quello del settembre 2023 per la stessa struttura di circa 100mila euro. Entrambi disposti a favore della stessa impresa, in violazione, secondo le ipotesi della Procura del “principio di rotazione”, trattandosi di due affidamenti consecutivi per commesse che riguardavano lo stesso settore.

L’elemento che ha acceso la spia degli inquirenti è legato al fatto che poi, la stessa impresa, il successivo 2 ottobre 2023, sponsorizza la squadra di basket DelFes per 15mila euro. Società che, secondo l’ipotesi accusatoria, era di fatto gestita dallo stesso Festa. Relativamente alla vicenda, le due determine di affidamento sono contestate all’ex sindaco e alle due dirigenti comunali all’epoca dei fatti alla guida del Settore Riqualificazione Urbana e Rup dell’intervento, per il reato di falso in atto pubblico. In quanto, avrebbero motivato il secondo affidamento con l’assenza di alternative all’impresa che aveva già ottenuto il primo.

Anche su questo filone sarà il gup a dover valutare la possibilità di un processo, mentre sono già fissate le udienze preliminari del 3 marzo per la richiesta di proroga delle indagini per il filone bis dell’inchiesta che riguarda, al momento, 18 indagati e del 18 marzo sulla richiesta avanzata dalla Procura di Avellino sulla distruzione delle intercettazioni non rilevanti nel primo filone d’indagine.

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