Nella giornata odierna, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto Gennaro De Martino, classe 1998, in esecuzione di un provvedimento di determinazione di pene concorrenti.
De Martino era stato condannato a una pena di 4 anni, 2 mesi e 10 giorni di reclusione per una serie di reati commessi durante la minore età, tra cui maltrattamenti in famiglia, porto di armi e oggetti atti ad offendere, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Il profilo del latitante
Gennaro De Martino è figlio di Salvatore De Martino, noto come “Cap e Guerr”, ucciso in un agguato camorristico l’11 agosto 2021 nel quartiere Ponticelli. Salvatore De Martino, affiliato al clan De Luca Bossa, era considerato una figura di spicco nel contesto criminale del Lotto 0 di Ponticelli, con numerosi precedenti per reati di stampo camorristico.
L’evasione e la latitanza
Gennaro De Martino era latitante dal 25 ottobre 2023, quando, durante un periodo di detenzione presso il carcere minorile di Airola (BN), riuscì a evadere praticando un foro nel muro della sua cella. L’evasione aveva destato scalpore per le modalità con cui era stata messa in atto, dimostrando una pianificazione meticolosa.
La cattura
Dopo mesi di latitanza, De Martino è stato finalmente rintracciato e arrestato. È stato immediatamente trasferito presso la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale, dove sconterà la pena inflitta.
L’operazione rappresenta un importante risultato per le forze dell’ordine, che hanno assicurato alla giustizia un soggetto con un passato criminale significativo e legami familiari con la criminalità organizzata.
Sull’operazione e’ intervenuto anche l’Onorevole Rubano:
“L’operazione condotta dalla Polizia di Stato, che ha portato all’arresto del latitante Gennaro De Martino, evaso dal Carcere di Airola, rappresenta un’importante vittoria per la giustizia e la sicurezza del nostro territorio. Un plauso alle forze dell’ordine e alla Procura della Repubblica per la determinazione con cui hanno assicurato alla giustizia un individuo con legami significativi con la criminalità organizzata”. Lo dichiara Francesco Maria Rubano, capogruppo di Forza Italia nella Commissione Ecomafie.
“La lotta alla criminalità organizzata è una priorità che non conosce tregua, e questi risultati dimostrano che lo Stato c’è ed è presente sul territorio. Non ci sono zone d’ombra né impunità per chi sceglie di violare le leggi. Il coraggio e la dedizione dimostrati dagli operatori coinvolti in questa operazione meritano il nostro più profondo ringraziamento”, conclude Rubano.