Nell’ambito delle attività di controllo finalizzate al rispetto delle normative in materia di esercizio di strutture ricettive e della ristorazione si è creata una task force che ha visto la collaborazione della squadra amministrativa della Polizia di Stato della Questura di Benevento, della squadra di polizia giudiziaria della Polizia Municipale e degli ispettori del Dipartimento di Prevenzione della locale ASL.
Nel capoluogo e in provincia sono state controllate 90 strutture ricettive del tipo “Bed & Breakfast” e sono emerse numerose irregolarità.
Nello specifico si trattava di comportamenti contrari alla normativa in materia di sicurezza e alla corretta registrazione degli ospiti, con violazioni gravi relative all’articolo 109 del TULPS – Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che impone l’obbligo di registrazione degli ospiti per garantire la sicurezza pubblica e, in questo particolare periodo storico, anche la sicurezza nazionale. In diverse strutture si accertava l’utilizzo delle c.d. keyboxes per le quali il Viminale, con una recente circolare del Ministro dell’Interno Piantedosi, ha ribadito il divieto di utilizzo atteso che non garantisce la corretta identificazione degli ospiti.
A seguito degli accertamenti, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria tre soggetti per la mancata registrazione degli ospiti e per la gestione non conforme alle disposizioni di legge relative alla sicurezza e al controllo degli accessi.
Alcune strutture erano completamente illegali (prive di autorizzazione da parte del Comune), altre non avevano esposto il titolo autorizzatorio e le tabelle dei prezzi aggiornate o, in altri casi ancora, non veniva rispettato l’obbligo di residenza del titolare. Alcuni B & B avevano delle evidenti carenze igienico – sanitarie, altri avevano un numero di posti letto superiore a quello autorizzato.
Per tre titolari è scattata la denuncia penale, le sanzioni pecuniarie contestate sono 8, in attesa degli ulteriori provvedimenti del SUAP di Benevento di revoca o sospensione della licenza.
Molto gravi anche le carenze igienico sanitarie rilevate in due ristoranti: locali sporchi, mancato rispetto dei criteri per la conservazione dei cibi, commistione tra alimenti e detersivi.
In particolare un ristorante di sushi della città è stato chiuso ad horas e i locali sottoposti a sequestro penale.
Il lavoro congiunto della Polizia di Stato, della Polizia Municipale e del Dipartimento di Prevenzione della locale ASL proseguirà con ulteriori verifiche, al fine di garantire la legalità e la sicurezza nelle strutture ricettive, e nella ristorazione, tutelando la qualità dei servizi offerti ai turisti e assicurando il rispetto delle normative vigenti.
Le persone sottoposte ad indagini sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.