Nella giornata del 16 dicembre 2024, la Polizia di Stato di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, con la quale è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare di un quarantunenne di Benevento e il divieto per lo stesso di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dagli anziani genitori.
Le condotte di maltrattamenti in famiglia, per le quali è stata disposta la misura, sarebbero avvenute tra i mesi di febbraio e novembre scorsi e sarebbero consistite in ingiurie quotidiane, soprusi e violenze fisiche ripetute.
In un’occasione in particolare, l’indagato avrebbe afferrato per i capelli l’anziana madre spingendola sullo schienale del divano, per poi colpire il padre con due pugni e minacciare entrambi con un bastone. Nella medesima circostanza, inoltre, l’indagato avrebbe infilato alcuni fazzoletti nella bocca del padre e lo avrebbe colpito, prima alle parti basse del corpo e, poi, con un cuscino alla testa. Lo stesso avrebbe anche infierito nei confronti dei genitori con frasi minacciose e denigratorie, malgrado il padre piangesse implorandolo di andare via.
Le violenze e le minacce avrebbero così cagionato nelle vittime gravi sofferenze psichiche e fisiche, nonché un forte stato di soggezione e di timore per la propria incolumità, tale da giustificare la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e il contestuale divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico.
Le indagini che hanno condotto all’emanazione dell’ordinanza sono state effettuate dalla locale Squadra Mobile e scaturiscono dalla denuncia resa dal fratello dell’indagato, le cui dichiarazioni hanno trovato riscontro nelle sommarie informazioni rese da alcuni testimoni, da alcune annotazioni del personale della Squadra Volante intervenuto presso la dimora delle vittime, dall’analisi di numerosi video acquisiti, nonché dalle dichiarazioni rese dalle persone offese.
Si rappresenta che le persone sottoposte alle indagini preliminari sono presunte innocenti fino a sentenza definitiva.