Omicidio Gioia, la Corte di Cassazione ha annullato, ma solo per le sanzioni e con rinvio a giudizio, la condanna di Giovanni Limata e rigettato il ricorso presentato per Elena Gioia.
Così è stato deciso al termine della Camera di Consiglio dai giudici della Prima Sezione del Palazzo di Giustizia di piazza dei Tribunali a Roma, rispetto ai ricorsi presentati dagli avvocati dei due imputati, all’epoca fidanzati, accusati del delitto di Aldo Gioia, papà della ragazza.
Un delitto che secondo l’accusa, che ha analizzato la chat tra i due giovani nella quale si pianificava l’omicidio, è stato pogrammato in una settimana.
A questo punto per Limata, autore materiale dell’omicidio con diverse coltellate, difeso dal penalista Rolando Iorio, ci sarà un nuovo processo davanti ai giudici della Corte di Assise d’Appello, che dovrebbe rivedere la condanna.
In primo grado i due imputati furono condannati a 24 anni di reclusione. Mentre in Appello gli era stato applicato uno sconto di pena di ben 6 anni, giungendo così ad una condanna a 18 anni.
La riduzione era stata motivata per Giovanni attraverso il riconosciuto del vizio parziale di mente, mentre per Elena era stato accolto il discorso relativo alla prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti.