Depositato il decreto di omologa al concordato Alto Calore. Arriva, dunque, la decisione da parte della Prima sezione civile dell’Ufficio procedure concorsuali del Tribunale di Avellino, presieduta dal giudice Gaetano Guglielmo. Ok al concordato preventivo in continuità alla spa che gestisce il sistema idrico integrato in Irpinia e un pezzo del Sannio.
Il piano di rientro dei debiti dovrà essere completato entro il 2028 e da subito
prevede, oltre al pagamento delle spese di procedura e dei crediti deducibili, quello integrale dei creditori privilegiati e, in percentuale, quello nei confronti di creditori chirografari. Nella sua pronuncia, il giudice non nasconde
“aspetti di criticità ed elementi di incertezza” nel perseguimento della ristrutturazione del debito.
La Procura di Avellino, nel 2021, quando il deficit si attestava sui 160 milioni, aveva chiesto il fallimento della spa, non ritenendo che ci fossero le condizioni per salvaguardare i creditori e la
stessa continuità dell’ente.
Oggi la risposta del Tribunale alla proposta di concordato, accompagnata da un assiduo controllo delegato ai commissari giudiziali.