Stamane presso l’obitorio dell’ospedale San Pio di Benevento l’esame esterno sul corpo della piccola Francesca D’Arienzo, la bimba di Fontanarosa di 10 anni deceduta in seguito alla caduta del cancello della sua abitazione che sabato l’ha travolta provocandole un trauma cranico letale. La salma è stata consegnata alla famiglia per permettere l’ultimo saluto. I funerali della piccola si terranno domani. Previsto il lutto cittadino, poi, nei prossimi giorni alla piccola sarà intitolato il parco giochi del paese.
Intanto, sempre questa mattina, nelle classi dell’istituto comprensivo “Luigi De Prisco” si è osservato un minuto di silenzio. Mentre ieri, il parroco Don Angelo Di Gaeta ha organizzato una veglia di preghiera molto partecipata. “Questo è il momento della preghiera e del conforto alla famiglia – fa detto – Francesca è già volata in cielo”.
La tragedia. La bambina sabato pomeriggio si è offerta di aprire il cancello esterno dell’abitazione di famiglia a contrada Caprino, nelle campagne tra Fontanarosa e Sant’Angelo all’Esca, ma la pesante struttura in ferro zingato è uscita dai binari e si è abbattuta su di lei schiacciandola al suolo e causandole la morte poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Così ha perso la vita Francesca, appena tornata a casa nell’auto con la mamma Maria Beatrice, il fratellino Gabriele e la sorellina Michela.
È andata per spostare a mano il cancello, un’azione fatta mille volte, ma questo al posto di scorrere le si è rovesciato addosso. Un tragico incidente vissuto in diretta dalla madre e dai fratellini che hanno visto la scena davanti ai loro occhi. Da qui le urla agghiaccianti, che hanno attirato l’attenzione dei vicini, la chiamata ai soccorsi e gli operatori del 118, giunti poco prima che si alzasse in volo l’eliambulanza allertata per trasportala rapidamente all’ospedale, che non sono riusciti a rianimarla.
Tra questi c’era anche il sindaco Giuseppe Pescatore, medico rianimatore, che ha provato di tutto ma senza riuscirci. Un dramma che ha colpito tutta la comunità, ancora sotto shock per la morte di una sua figlia troppo prematura. Francesca frequentava l’Istituto comprensivo “Luigi De Prisco”. Sabato pomeriggio aveva partecipato alla cerimonia di riapertura della biblioteca comunale. Distrutta la famiglia. Il padre, Gerardo, è originario di Gesualdo, per questo l’eco della disgrazia ha raggiunto tutto il comprensorio.
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Mirabella sono coordinate dalla Procura di Benevento.