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Caos nel carcere di Avellino, il Con.Si.Pe. denuncia: “Situazione come in Sud America”

Caos nel carcere di Avellino, il Con.Si.Pe. denuncia: “Situazione come in Sud America”

25 Ottobre 2024 | by redazione
Caos nel carcere di Avellino, il Con.Si.Pe. denuncia: “Situazione come in Sud America”
Cronaca
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Gli eventi recenti verificatisi nel carcere di Avellino evocano immagini di istituti penitenziari sudamericani, dove regnano disordine e confusione, e la legge del più forte prevale”, afferma Vincenzo Santoriello, delegato nazionale della Confederazione Sindacati Penitenziari (Con.Si.Pe.). La sua nota mette in luce le gravi criticità riscontrate nei giorni scorsi nel penitenziario avellinese, dove un detenuto è stato vittima di una violenta missione punitiva, orchestrata da un gruppo di carcerati rivali. Nel corso di questi eventi, anche due agenti sono stati sequestrati e picchiati dai detenuti, sottolineando una situazione di crescente pericolo.

Mimmo Nicotra, altro rappresentante del Con.Si.Pe., evidenzia la gravità della vicenda, ricordando che il detenuto aggredito si trova ora tra la vita e la morte in ospedale. Per Nicotra, questo drammatico episodio rappresenta un evidente fallimento del sistema penitenziario italiano, situazione già segnalata sia ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) che alle autorità politiche competenti.

“Nel carcere di Avellino e in altri istituti campani si verificano frequenti risse tra bande, pestaggi mirati e tentativi di evasione, perpetrati con arroganza e senza alcun rispetto per il personale di polizia”, denuncia Con.Si.Pe. La scarsità numerica degli agenti e il timore per la propria incolumità lasciano spesso il personale ridotto all’impotenza di fronte a simili situazioni. Gli agenti subiscono continue umiliazioni e violenze fisiche e psicologiche, con la costante minaccia di essere accusati di tortura quando tentano di contenere la violenza dei detenuti.

I sindacalisti sottolineano come questa crisi non riguardi solo Avellino, ma si estenda ad altre strutture carcerarie campane e, potenzialmente, al livello nazionale. Tuttavia, osservano come spesso la gravità di questi episodi venga minimizzata, con cause attribuite a problemi come sovraffollamento, difficoltà gestionali e vetustà delle strutture.

“La nostra organizzazione sindacale è profondamente preoccupata per la situazione”, si legge nel comunicato del Con.Si.Pe. “Molti istituti in Campania non sono più presidi di giustizia, ma terre di nessuno dove l’amministrazione sembra aver alzato bandiera bianca”. I sindacalisti avvertono inoltre che le voci di imminenti cambi al vertice degli istituti penitenziari di maggiore importanza non fanno altro che aumentare l’incertezza e il senso di insicurezza del personale, alimentando uno stato di caos che finisce per avvantaggiare solo i detenuti.

“In Campania nulla accade per caso,” conclude il comunicato, “c’è sempre una regia dietro ogni evento. Ignorare questa realtà significa essere incompetenti o, peggio, indifferenti”.

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