E’ stato vittima di una vendetta il detenuto 24enne aggredito da altri carcerati ieri sera nel carcere di Avellino. Le sue condizioni sono estremamente gravi: i suoi aggressori gli avrebbero reciso un orecchio con un coltello rudimentale, rotto un braccio e ferito anche la testa. Adesso è nel reparto di rianimazione dell’ospedale avellinese, giudicato in pericolo di vita.
Qualche giorno fa, secondo quanto si è appreso, si era anche lui reso protagonista di una missione punitiva. Ieri, per arrivare nella sezione dove la vittima si trovava, i detenuti suoi rivali hanno sequestrato e aggredito due agenti della polizia penitenziaria per impossessarsi delle chiavi che hanno consentito loro di raggiungere l’obiettivo del raid.
“E’ da tempo che denunciamo lo stato di abbandono del carcere di Avellino”, sottolineano il presidente e il segretario regionale dell’Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio. “Già tempo, con una visita sui luoghi di lavoro, – aggiungono – il nostro sindacato aveva messo in evidenza ai vertici del dipartimento le disfunzioni e le gravi criticità della casa circondariale.
Adesso chiediamo – concludono i due sindacalisti – il ripristino della legalità con l’immediato trasferimento dei detenuti di alta sicurezza e i detenuti riottosi della media sicurezza che si sono resi protagonisti delle gravi violenze di ieri e dei giorni scorsi”