Un’importante operazione della Guardia di Finanza e della polizia ha portato all’esecuzione di venti perquisizioni tra Genova, Roma e Benevento. L’inchiesta riguarda un presunto sistema di corruzione che coinvolge dirigenti pubblici e imprenditori accusati di peculato, corruzione e truffa ai danni dello Stato.
Tra i sette dipendenti pubblici indagati figurano un dirigente generale in pensione, un dirigente tecnico del Provveditorato Opere Pubbliche di Genova, e altri funzionari della Prefettura e della Questura di Genova. Sono contestati reati di falso materiale, frode e rivelazione di segreto d’ufficio.
Inoltre, sono coinvolti undici imprenditori e dipendenti di otto aziende aggiudicatarie di contratti pubblici, tutte con sede nella provincia di Genova. Questi soggetti sono accusati di turbativa d’asta, corruzione e truffa.
Le autorità stanno sequestrando materiale presso le abitazioni degli indagati e le sedi delle loro aziende, che operano in consorzio. I reati contestati risalgono al periodo tra il 2019 e il 2024.
Oltre alle perquisizioni, sono in corso accertamenti su una società e un professionista non formalmente indagati, ma coinvolti nelle investigazioni. Le autorità stanno anche richiedendo documentazione a enti pubblici come la Prefettura e l’Agenzia del Demanio per raccogliere ulteriori elementi di prova.
Le indagini puntano a far emergere l’assegnazione irregolare di appalti per forniture e lavori di ristrutturazione nella pubblica amministrazione, in cambio di vantaggi personali per i dipendenti coinvolti.