Il caso giudiziario legato alla morte di Antonio Pagnano, il ragazzo di Colle Sannita, deceduto in seguito ad una complessa situazione patologica nel 2020. Dopo una lunga battaglia giudiziaria mossa dalla famiglia, che vedeva indagati il chirugo Dino Di Palma e il dottore Michele Tedesco,arriva il responso della Camera di Consiglio del 24 giugno, che aveva visto anche una mobilitazione di molti cittadini collesi riuniti in sit-in dinnanzi ai cancelli del Tribunale di Benevento, in sostegno della famiglia Pagnano. Il gip Roberto Nuzzo, ha archiviato, così come chiesto dalla Procura, l’inchiesta a carico dei due professionisti perchè :“Non è possibile rinvenire negli elementi di indagine raccolti, arricchiti anche dalle consulenze delle parti offese, dei sicuri appigli per affermare la sussistenza di una responsabilità penale di tipo colposo a carico degli indagati”.
L’epilogo della vicenda ha riscosso la reazione della famiglia Pagnano che affida ad una nota le dichiarazioni:
“Questa mattina è stato archiviato il caso di Antonio. Il gip Roberto Nuzzo non rileva responsabilità dei medici Dino Di Palma e Michelino Tedesco e della Clinica Santa Rita di Benevento. Allora noi, dopo 4 anni e mezzo, siamo qui a chiederci come è morto Antonio. Come sia stato possibile. Se non ci sono responsabilità di tutti i soggetti come è possibile che 5 consulenti rilevano colpe a loro carico? Come è possibile che nel processo civile i consulenti della Procura riferiscono che ci sono tutte le colpe da noi individuate sin da subito? Viviamo in un mondo che punta a smaterializzare gli eventi, dove la persona, e in questo caso Antonio è un numero, una pedina” – affermano i familiari. “Portare avanti questa lotta è sofferenza pura e non un dare colpe senza senso, detto ciò non ci fermeremo neppure questa volta e andremo avanti fino a quando non otterremo quel briciolo di giustizia che possa lasciare in pace Antonio.” conclude la nota a firma della famiglia.