Cristian e Tommaso Pimpinella restano in carcere. I due fratelli, rispettivamente, di 23 e 24 anni, rimarranno in custodia cautelare per il tentato omicidio di Luigi Affinita, 32enne ferito a colpi di pistola tra venerdì e sabato notte in un locale di Cervinara.
Ieri l’udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Avellino, Francesca Spella, stamane la decisione di confermare la misura. Troppo gravi gli indizi di colpevolezza e alto il rischio di fuga per attenuare la disposizione detentiva. Mercoledì i due avevano risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari e chiarito la propria posizione, affermando, tra le altre cose, che quando sono stati sorpresi e fermati dai carabinieri su un treno in partenza da Napoli e diretto a Sestri Levante non stavano scappando ma solo raggiungendo un familiare.
Mentre l’acquisto dei biglietti con un altro nome sarebbe stato legato dalla circostanza di aver smarrito i propri documenti. Una ricostruzione che evidentemente non ha convinto il magistrato.
Il loro legale, l’avvocato Giovanni Adamo, ha annunciato la presentazione del ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere la revoca della misura detentiva o una sua attenuazione.
I fatti risalgono alla notte tra il 16 e 17 agosto, quando in un locale di via Roma, a Cervinara, al culmine di una lite, il 32enne ha rotto un bicchiere in testa ad uno dei due fratelli che poi lo hanno sparato colpendolo per ben quattro volte all’addome e al torace.