Dopo una lunga battaglia legale, il Tribunale di Avellino ha condannato l’Enel a risarcire i familiari di Daniele De Biasi, il giovane agricoltore di Pannarano morto a causa di una folgorazione provocata dai cavi di un traliccio dell’Enel mentre era intento a raccogliere ciliegie. I fatti sono avvenuti nel giugno 2016.
Gli avvocati della famiglia di Daniele hanno evidenziato che l’Enel – l’azienda italiana che opera nel settore dell’energia elettrica – fosse responsabile per l’esercizio di attività pericolose, sottolineando l’obbligo dell’azienda di controllare, manutenere e mettere in sicurezza i cavi elettrici a causa di una servitù di elettrodotto.
Daniele è stato folgorato quando la scala che utilizzava per raccogliere le ciliegie ha toccato i cavi elettrici, i quali erano intrecciati con i rami che l’Enel avrebbe dovuto tagliare per garantire la sicurezza dei lavoratori agricoli.
La Corte di Appello di Napoli, dunque, ha confermato la sentenza del Tribunale di Avellino, respingendo la richiesta dell’Enel di sospendere la decisione. Di conseguenza, l’Enel ha risarcito i familiari per la prematura e tragica morte di Daniele.