Dieci giorni fa la tragedia a Pannarano, il massacro di Annibale Miarelli, ucciso, e decapitato a colpi di ascia dal fratello Benito, ora in carcere a Benevento.
Il sostituto procuratore Maria Amalia Capitanio, che coordina le indagini sull’omicidio del 68enne ha disposto il sequestro del telefono cellulare della vittima e affidato l’incarico a un tecnico per la copia forense. L’avvocato Teodoro Reppucci, legale di fiducia del reo confesso Benito Miarelli, questa volta ha deciso di non nominare un proprio consulente. Il telefono dell’indagato invece era già stato sequestrato nei giorni scorsi.
L’efferato omicidio, perpetrato a colpi d’accetta, risale alla notte tra il 3 e il 4 luglio scorsi. L’assassino fece intervenire i carabinieri, dopo avere ucciso e decapitato il fratello. Ad inizio settimana si è svolto l’esame autoptico da cui si è appurato che Annibale era ancora sveglio quando è stato colpito dal fratello minore. Questa mattina intanto la comunità di Pannarano ha partecipato al rito funebre, il sindaco ha disposto il lutto cittadino.