Nella giornata odierna, al termine di un‘articolata attività d’indagine delegata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un avvocato del Foro di Avellino, indagato per i delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro di provenienza illecita, riciclaggio ed autoriciclaggio di ingenti crediti di imposta, illecitamente acquisiti per inesistenti lavori edili relativi ai cc.dd. Bonus Facciata.
Nella stessa indagine risultano coinvolte altre nove persone, indagate per riciclaggio dei proventi illeciti ottenuti. Si è proceduto, altresì, all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo della somma pari ad euro 319.000,00, da eseguirsi in via diretta, cioè mediante acquisizione delle disponibilità patrimoniali dell’indagato, ovvero per equivalente, cioè mediante apprensione di beni 0 altre utilità di cui il prevenuto abbia la disponibilità.
Le attività investigative hanno beneficiato della proficua collaborazione dell’Agenzia delle Entrate, grazie anche alla sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa, stipulato, su iniziativa di questo Ufficio, tra la predetta Agenzia, la Procura della Repubblica di Avellino ed il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Avellino.
Ed infatti, le indagini si inseriscono in un contesto più ampio, che ha tratto spunto proprio da una segnalazione acquisita grazie al coordinamento investigativo instaurato in virtù del protocollo; in tale contesto, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino segnalava a questa Procura alcuni soggetti, poi attinti anche da un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, perché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei medesimi reati per i quali si procede nei confronti dell’odierno indagato.
In particolare, le indagini precedentemente svolte permettevano di acquisire elementi onde ritenere -allo stato delle indagini e fatti salvi gli ulteriori sviluppi processuali- inesistenti i lavori di rifacimento della facciata di un vetusto immobile ubicato in Solofra, dichiarati eseguiti, alla fine del 2021, per la somma complessiva di euro 4.310.000,00. Tale condotta permetteva, poi, agli odierni indagati di acquisire crediti di imposta inesistenti relativi a Bonus Facciata per un totale di euro. 3.815.000,00; gli stessi crediti venivano poi
ceduti con diversi atti di trasferimento, al fine di dissimularne la provenienza, ad altri soggetti, con il risultato di essere, in parte, anche monetizzati presso un Istituto di Credito, cosi consentendo un indebito profitto di euro 300.885,88.