Associazione a delinquere, furto, ricettazione, sono solo alcuni dei reati contestati ad 8 persone che sono finite agli arresti. Dopo una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura di Benevento, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento hanno arrestato otto soggetti, sei finiti in carcere e due ai domiciliari.
La complessa attività di indagine dei carabinieri ha permesso di acquisire prove schiaccianti nei confronti di un sodalizio criminale, composto da soggetti stranieri provenienti dai campi rom di Giugliano in Campania e Napoli Secondigliano, esecutori di rapine e furti sia in abitazioni che bar/tabacchi.
La banda utilizzava veicoli intestati fittiziamente a terzi, sui quali venivano collocate targhe alterate o precedentemente asportate da altre auto.Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire anche il coinvolgimento di soggetti italiani, gestori di concessionarie auto, che procuravano al gruppo nomade autovetture da usare per i reati, e meccanici che provvedevano a potenziare le vetture rendendole più prestanti e robuste in caso di inseguimenti con i carabinieri.
Le indagini, partono da episodi di furti in alcuni bar-tabacchi avvenuti già nel 2022, come quello del 24 dicembre, presso il distributore Repsol sulla strada statale 372 Telesina nel Comune di Paupisi e presso il Distributore Tamoil sempre sulla Telesina nel comune di Puglianello.
Dalle videocamere di sorveglianza è stato possibile individuare l’auto, una Audi A4 utilizzata dal gruppo criminale, composto da quattro/cinque persone con il volto travisato.I malviventi sceglievano gli obiettivi per il colpo vicino alle strade a scorrimento veloce per assicurarsi la fuga e agivano di notte rompendo le porte di ingresso o praticando dei fori per entrare negli esercizi commerciali. Tra i colpi portati a termine dal gruppo criminale,il furto da 20 mila euro in una casa di Campoli del Monte Taburno e in altre zone della regione.
La svolta nelle indagini arriva il 14 Gennaio 2023,con il furto di 500 kg di rame avvenuto presso un’azienda di Limatola. Dopo il fatto i Carabinieri intercettano sul posto un carro attrezzi, il cui conducente riferisce di essere stato contattato da un suo amico meccanico con la richiesta di prelevare un’auto in panne.
L’auto è proprio l’Audi A4 della banda, e a bordo c’è la refurtiva e gli arnesi atti allo scasso.Da qui le ulteriori indagini e perquisizioni nei campi rom di Secondigliano e Giugliano,la ricostruzione della vicenda e la svolta con gli arresti.
DI SEGUITO LA NOTA DELLA PROCURA DI BENEVENTO
comunicato stampa del 18.06.24