Aveva 33 anni, era originario di Benevento e lavorava per una ditta in subappalto l’operaio morto a Salemi, nel Trapanese, dopo essere caduto da una trentina di metri durante l’installazione di turbine delle pale eoliche. Carpinelli Giovanni era un tecnico specializzato, stava lavorando all’interno di una pala eolica ed era imbracato, ma nonostante questo è precipitato.
È accaduto in contrada San Nicola, di uno dei più grandi parchi eolici della Sicilia, un cantiere di nuova installazione. L’ennesima tragedia nel morire sul lavoro, significa offendere il diritto stesso alla vita. Si deve agire tempestivamente per prevenire queste tragedie. È quanto mai urgente la promozione di una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro, ampliando l’addestramento e la formazione a partire dalle scuole secondarie.
Come Ugl continueremo a vigilare e a portare avanti, senza sosta, la battaglia contro il fenomeno delle cosiddette morti bianche. Bisogna intensificare, diligentemente, i controlli sui luoghi di lavoro, puntando sul coordinamento delle banche dati per rafforzare la prevenzione contro gli infortuni sul lavoro, coinvolgendo tutte le parti sociali e datoriali per incrementare gli investimenti sulla sicurezza. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia dell’operaio deceduto – concludono Spera e Mazzeo – auspicando come Ugl Metalmeccanici che sia fatta piena luce sulla dinamica di questa ennesima tragedia. Come sempre” ha commentato il segretario dei metalmeccanici della Fiom siciliana, Francesco Foti, “esce fuori che la causa di tutti questi morti sul lavoro e’ legato al mondo del subappalto, fatto di lavoratori precari e di sfruttamento.
Perche’ il lavoro straordinario di sabato? Era cosi’ urgente?”, si e’ chiesto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri.