Attenuazione della misura cautelare per l’ex dirigente del Comune di Avellino, Filomena Smiraglia, che passa dagli arresti domiciliari all’interdizione dai pubblici uffici.
Questa la decisione dei giudici dell’VIII Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli. È questa l’ultima novità nell’ambito dell’inchiesta “Dolce Vita” della Procura di piazzale De Marsico che si è abbattuta sull’amministrazione di Palazzo di Città.
Dunque, è stata parzialmente accolta la richiesta dell’avvocato difensore, Marco Campora, che aveva depositato una memoria mettendo in discussione una serie di rilievi sull’assenza dei gravi indizi, l’utilizzo complessivo delle intercettazioni e la qualificazione del reato.
L’impianto accusatorio ribadito in aula dal sostituto procuratore Vincenzo Toscano, quindi, può essere sufficientemente rappresentato da una misura meno afflittiva di quella custodiale.
Il 6 maggio toccherà al secondo indagato al quale erano stati comminati i domiciliari, Fabio Guerriero, sottoporsi al giudizio del Tribunale del Riesame per provare ad ottenere una misura meno afflittiva o la revoca.
Mentre si attende ancora la calendarizzazione della discussione del ricorso per l’ex sindaco Gianluca Festa.