Si pensava fosse una bomba pronta ad esplodere, invece era un vecchio beauty case rigido che doveva essere smaltito tra i rifiuti ingombranti. Momenti di tensione nella tarda mattinata di oggi sotto la galleria Mancini di Avellino, tra la strada omonima e la parallela di via Partenio, per la segnalazione di un pacco sospetto incastrato tra i corrimano della scalinata.
Vista la fase particolarmente delicata per l’escalation della guerra in Medio Oriente e il grado di allerta per possibili attentati terroristici in tutto l’Occidente, sul posto sono immediatamente intervenute alcune volanti della polizia, la Digos e due auto dei vigili urbani. Subito circoscritta con il nastro bianco e rosso la zona, e passanti invitati a fare il giro dell’isolato.
Naturalmente, con l’avvio delle operazioni di messa in sicurezza, si è formato un capannello di persone che ha chiesto informazioni su cosa stesse accadendo. Il tutto è andato avanti per circa un’ora, quando, in attesa che arrivassero gli artificieri, è intervenuta una signora spiegando che il contenitore plastificato, in realtà, apparteneva all’anziano fratello e lei stessa l’aveva depositato sotto il portone per il ritiro degli addetti del servizio igiene urbana della De Vizia Transfer.
Per cause sconosciute, però, qualcuno aveva preso il beauty e lo aveva incastrato tra i corrimano posizionati sulla scalinata, a pochi passi dalle porte d’ingresso del palazzo. Fortunatamente, dunque, non c’è stato più bisogno degli artificieri e l’episodio è finito per diventare una gag, è il caso di dirlo, dallo scooppiare dal ridere. Ma certo non per le forze dell’ordine impegnate.