Luigi Petrillo, avvocato difensore del sindaco di Avellino Gianluca Festa, comunica di aver condiviso con il suo assistito “l’opportunità di rinunziare al riesame proposto avverso il decreto di sequestro” emesso dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale irpino Vincenzo Toscano “ed alla successiva convalida disposta dal medesimo Ufficio” e di aver condiviso “l’opportunità di rassegnare le dimissioni da Sindaco della Città di Avellino”.
“Essendosi conseguito l’effetto desiderato della ostensione degli atti a sostegno del sequestro, si è reputato inutile – si legge in una nota a firma di Petrillo diffusa dal Comune – coltivare il ricorso, anche in considerazione del fatto che non si è mai dubitato della legittimità dell’operato investigativo della Procura, come più volte dichiarato sia dal Sindaco che dal suo difensore, che ora rimangono in attesa degli avvisi relativi alle operazioni tecniche di copia dei dati informatici estratti dai telefoni e dagli elaboratori elettronici caduti in sequestro, di cui auspicano la restituzione”.
L’opportunità di rassegnare le dimissioni da primo cittadino è stata condivisa “all’indomani della pubblicazione sulla stampa locale di ulteriori, gravissime ed infondate indiscrezioni sullo stato e gli approdi delle indagini. Nel contesto dato, si crede, infatti, necessario assumere ogni più opportuna iniziativa volta a consentire il celere compimento delle investigazioni, rimuovendo anche il solo sospetto che la permanenza nella carica possa pregiudicarle, ed auspicando di porle al riparo da condizionamenti e strumentalizzazioni di sorta, politici e mediatici”.
“Il Dott. Gianluca Festa, reso edotto delle contestazioni a suo carico per come desumibili dagli atti depositati al Tribunale del Riesame, ha conferito espresso mandato al suo difensore – ancora un passaggio della nota di Petrillo – di rappresentare al Magistrato del Pubblico Ministero la sua incondizionata disponibilità ad essere ascoltato quanto prima dagli inquirenti, onde esaustivamente chiarire la sua posizione”.