La FP CGIL senza dubbio tra le sigle sindacali più attive in questo momento. Il segretario Raffa interviene nella faccenda legata agli spostamenti del personale di Palazzo Mosti non esitando a definirli vere e proprie “epurzioni”, termine assai duro, che però la Funzione Pubblica del maggior sindacato italiano articola e supporta.
Raffa parla di militarizzazione del Comune di Benevento, di “inspiegabili trasferimenti, cambi di mansione, spostamenti e allontanamenti, il tutto con provvedimenti irrazionali ed illogici al limite della legittimità, con motivazioni ciclostilate a firma dei dirigenti competenti delegati ad implementare quella che, alla fine della seconda guerra mondiale, fu denominata “soluzione finale”, ovvero la distruzione totale in questo caso della sana e corretta gestione del personale.” Parole durissime, forse estreme,ma che danno l’esatta misura della profonda irritazione del sindacato per quanto sta avvenendo a Palazzo Mosti.
“Altri tre dipendenti seguono le sorti dei nove già epurati, con atti di trasferimento che non sono supportati, anche stavolta, da norme regolamentari, e pure adesso i continui richiami al dialogo da parte sindacale sono stati puntualmente respinti attraverso il silenzio-dissenso che questo totalitarismo dal sapore crociato della seconda amministrazione Mastella, ha ormai deciso di instaurare anche in barba alle relazioni tra le parti sindacali, tranne una: ovvero un’organizzazione sindacale (o sindacato di comodo) appositamente inaugurata per prostrare il fianco ai vertici dell’amministrazione, esattamente come avveniva nei regimi del novecento.
L’idea di qualche dirigente “politico” con funzioni amministrative, prestato al campo del proselitismo sindacale, è quella di favorire la presenza del sindacato unico e controllato, al fine di compiacere i superiori offrendo loro le teste mozzate degli “infedeli”, rei di non aver solennemente giurato fedeltà al monarca o al notabile di turno. Insomma il buio pesto della democrazia sindacale al Comune di Benevento e per il personale dipendente.”