Lutto ad Avellino per la scomparsa, a 95 anni, della signora Olga Roca, dell’omonimo bar di Corso Vittorio Emanuele, oggi ribattezzato “Caffetteria Geleteria da Nonno Arturo” dal nome del suo papà.
Per il capoluogo irpino la dipartita di una delle ultimissime decane del commercio in città, venuta a mancare ieri sera, significa dire addio ad un pezzo di storia e ad una delle più lucide testimonianze di quella che è stata un’altra Avellino. La signora Olga, vedova Greco, è stata con il suo locale, tramandato dal papà e ora gestito dai figli Lumeno, detto Pippotto, Esterina e Arturo, un punto di riferimento per generazioni.
Per gustare la sua granita e i suoi gelati artigianali un tempo venivano a posta anche da Napoli. Ma soprattutto, il locale messo su e portato avanti con tanta passione è diventato nel tempo un luogo di ritrovo, di scambio, di saluti, di raccolta di informazioni e notizie, specie per quanto riguarda il Calcio Avellino.
Fino a qualche anno fa tutti la ricordano dietro la cassa. Intratteneva i clienti, consigliava il prodotto del giorno e regalava a tutti un sorriso caloroso. Poi con l’avanzare dell’età il tempo trascorso nel bar è andato sempre più diminuendo. Tra le tante soddisfazioni avute nel corso della sua vita lavorativa, quella che, nel 2017, ha visto il suo bar ricevere dall’allora sindaco Foti la targa per gli oltre 100 anni di attività.
E proprio in quella occasione la signora Olga, emozionatissima, raccontava come negli anni nel locale erano passati Benito Mussolini, Francesco Cossiga, Guido Dorso e tanti altri personaggi della politica e della cultura italiana, appassionati dello spumone, della granita e dei prodotti artigianali realizzati nel laboratorio.
Su facebook il cordoglio e i ricordi, le frasi e gli aneddoti di una vita. Domani i funerali alle 11 nella chiesa di San Ciro, il corteo partirà proprio davanti al bar alle 10.30.