Revocato l’obbligo di dimora che gravava sulla presidente della Commissione Bilancio del Comune di Benevento, Annalisa Tomaciello Dell’Oste. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano adducendo l’assenza di gravi indizi di reato a carico della consigliera comunale beneventana.
La Tomaciello era stata raggiunta dalla misura cautelare lo scorso 10 ottobre nell’ambito di un’inchiesta per una presunta truffa di oltre 100.000 euro ai danni di un’impresa tedesca specializzata in test anti covid e che vede coinvolto anche Andrea Taurino, titolare di una ditta operante in provincia di Sondrio. Secondo i PM l’imprenditore e la consigliera sannita, in qualità di amministratore unico dell’azienda, dopo aver versato un anticipo di 2500 euro avrebbero saldato l’acquisto dei test con un bonifico-tarocco.
Per i giudici che hanno accolto la richiesta dell’avvocato Vincenzo Sguera, però la Tomaciello potrebbe essere stata raggirata o ignara dello scopo del versamento di quei 2500 euro.
In relazione alla posizione di Tomaciello – si legge nell’ordinanza pubblicata da il quotidiano “Il Giorno” – la difesa osservava che non vi era alcun elemento per ritenere che la predetta fosse consapevole della realizzazione della truffa da parte di Taurino. In effetti, la donna non aveva svolto alcuna attività ulteriore rispetto all’esecuzione del bonifico, non aveva ricavato alcuna utilità economica dal reato”. “Si prestò a titolo di mera cortesia e in perfetta buona fede a effettuare i bonifici a società estere con provviste che Taurino le forniva”.
Una decisione che oggettivamente mette a margine dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Sondrio la posizione della Tomaciello che resta indagata anche se bisogna attendere l’eventuale azione del PM per uscire in modo definitivo da questa vicenda