A due settimane dalle elezioni comunali bis ristrette alle sezioni 2 e 5 a Solofra c’è chi grida al “voto di scambio”. Si infiamma il clima politico nella cittadina della concia, dove il 17 e 18 settembre si andrà nuovamente a votare nelle sezioni per le quali il Tar, su ricorso del candidato sindaco Antonello D’Urso, ha deciso che c’erano gli estremi per ripetere le procedure elettorali a causa di presunti brogli. A sostenere la tesi dell’acquisto delle preferenze è proprio il sindaco, attualmente sospeso, Nicola Moretti, che ha presentato denuncia ai carabinieri, con tanto di file audio allegato, nel quale il suo competitor più accreditato, lo stesso D’Urso, sconfitto il 22 giugno del 2022 per poche preferenze, chiederebbe voti in cambio di denaro.
L’audio, dove la voce dell’interlocutore appare camuffata, è circolato su Facebook dal profilo, poi cancellato, di un certo Pasquale Antonio Manzo. Mentre dall’altra parte a parlare sarebbe, il condizionale è d’obbligo, proprio D’Urso, chiamato più volte per nome dall’altra persona. Nell’audio si sente parlare di 600 euro per 12 preferenze, somma che l’interlocutore vorrebbe in anticipo. Mentre la prova del voto richiesta sarebbe la classica fotografia della scheda da fare in cabina elettorale con il cellulare.
D’Urso, che ieri sera ha tenuto un comizio in piazza Umberto, I ha parlato di falsità: “Contro di me – ha detto – è stata messa in moto una vergognosa macchina del fango. Telefonate private montate ad arte per mistificare la realtà e gettare discredito su di me e sulla mia squadra. Per far circolare questo messaggio sono stati utilizzati profili social fasulli che poi ci si è affrettati a chiudere”. D’Urso ha dato mandato ai suoi legali di denunciare il fatto. Intanto, Moretti parla di “episodio mai registrato in tanti anni che faccio politica” (servizio nel tg e sulla pagina facebook di LabTv).