Al processo contro il nuovo clan Partenio arrivano le richieste di pena da parte del pm dell’antimafia Simona Rossi. La requisitoria all’interno dell’Aula di Assise del Tribunale di Avellino, dinanzi al presidente, il giudice Gian Piero Scarlato, con i giudici a latere Giulio Argenio e Lorenzo Corona. Il pubblico ministero della Dda ha ripercorso cinque anni di indagine e tutte le accuse racchiuse nelle oltre 300 pagine di ordinanza. In circa 5 ore, a distanza di due anni e mezzo dalle misure cautelari comminate, sono state citate le descrizioni, nei dettagli, di fatti e testimonianze, fino a come gli uomini del clan imponevano la loro supremazia. In un passaggio il pm Rossi ha precisato: “O si piegavano al volere dei Galdieri o potevano andare a pascolare le pecore”, per poi giungere alle richieste di condanna che assommano a 387 anni complessivi per i presunti boss del sodalizio criminale, i fratelli Pasquale e Nicola Galdieri, e i loro affiliati:
Pasquale Galdieri 30 anni di reclusione
Nicola Galdieri 27 anni di reclusione
Carlo Dello Russo 30 anni di reclusione
Ernesto Nigro 20 anni di reclusione
Diego Bocciero 24 anni di reclusione (chiesta l’assoluzione per i reati di usura)
Luigi De Simone 18 anni di reclusione
Angelo Genito 22 anni di reclusione
Antonio Matarazzo 20 anni di reclusione
Giuseppe Moscariello 17 anni di reclusione
Ludovico Nittolo 19 anni di reclusione
Mario Rosania 18 anni di reclusione
Antonio Taccone 20 anni di reclusione
Carmine Valente 26 anni di reclusione
Giuseppe Giovanni Volpe 10 anni di reclusione
Renato Freda 17 anni di reclusione
Giuliana Brogna 6 anni di reclusione
Giuseppina Nigro 18 anni di reclusione
Martino De Fazio 9 anni di reclusione
Franco Ambrosone 9 anni di reclusione
Giuseppe Durante 22 anni di reclusione (chiesta l’assoluzione per i reati di usura)
Sabino Mariano 5 anni di reclusione
Prossima udienza il 22 maggio. Parola alle difese degli imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata all’usura e all’estorsione.