Omicidio Zaccaria, dopo quattro anni e mezzo arriva l’archiviazione delle indagini a carico di Ylenia Fabrizio, unica scampata alla tragedia di Fosso Santa Lucia del 15 novembre del 2018 dove rimase ucciso il fidanzato, Claudio, e il suo omicida, Gianmarco Gimmelli, si suicidò poche ore dopo gettandosi dalla finestra della sua abitazione in pieno centro storico ad Avellino, morendo però solo 15 giorni dopo al Moscati. Il 32enne, secondo la ricostruzione condotta dagli inquirenti, già piuttosto chiara all’epoca del fatto di sangue, uccise il 25enne Claudio Zaccaria con 10 coltellate e ferì gravemente la sua fidanzata, all’epoca 18enne, anche lei aggredita dopo essere rientrata dall’acquisto delle sigarette e salva solo per essersi finta morta, e scappata in un momento di distrazione di Gimmelli. Ylenia dovette sottoporsi ad intervento chirurgico per suturare i tagli alla gola provocati da tre fendenti che lesionarono tiroide e corde vocali. Nell’appartamento, quando la polizia riuscì ad entrare le evidenti tracce di una lite furibonda tra i due ragazzi finita nel sangue.
“L’archiviazione – precisa il suo avvocato, Rosaria Vietri – arriva dopo un’indagine capillare, attenta, e scrupolosa, dove non è stato trascurato nulla e tutti gli elementi che anche la mia assistita, dopo i fatti è riuscita a fornire, sono stati vagliati, approfonditi e verificati, ma ciò nonostante resta unico autore del fatto Gimmelli”. “È di palmare evidenza – si legge nelle motivazioni – che l’esito degli accertamenti medico legali ed investigativi rassegnano un’univoca possibile ricostruzione dei fatti che vede il Gimmelli agire, nella mattina del 15 novembre 2018, con due diverse violente aggressioni – da egli portate nei confronti delle due diverse vittime, l’una mortale a Carlo Zaccaria e l’altra con lesioni gravi a Ylenia Fabrizio… non essendo emersi elementi che fanno ritenere che vi siano altre persone coinvolte, va avanzata richiesta di archiviazione per estinzione del reato per morte del reo”.