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Omicidio Gioia, il consulente del Tribunale conferma in aula: Elena e Giovanni capaci di intendere e volere

Omicidio Gioia, il consulente del Tribunale conferma in aula: Elena e Giovanni capaci di intendere e volere

22 Febbraio 2023 | by Redazione Av
Omicidio Gioia, il consulente del Tribunale conferma in aula: Elena e Giovanni capaci di intendere e volere
Cronaca
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“Nel corso dell’efferato omicidio di Aldo Gioia, la figlia Elena e l’allora fidanzato Giovanni Limata erano capaci di intendere e volere”. Il perito nominato dal Tribunale di Avellino, il professore Giuseppe Sciaudone, questa mattina ha ribadito a chiare lettere il contenuto della sua perizia sui due giovani imputati nell’aula di Corte d’Assise, davanti al giudice Gian Piero Scarlato. Per loro solo un lieve disturbo della personalità ma nessun problema psichico che poteva offuscare il loro discernimento su quanto stavano compiendo. Una tesi che gli avvocati difensori dei due ragazzi, entrambi presenti durante il dibattimento, rispettivamente Livia Rossi e Francesca Sartori per Elena Gioia, e Rolando Iorio per Giovanni Limata, hanno cercato di smontare ma Sciaudone non ha fatto trasparire alcuna incertezza, spiegando che, oltre agli incontri svolti in carcere, ha acquisito ulteriori atti presso il Tribunale per poter esprimersi sulla base di un quadro completo. La sua relazione era stata depositata il 14 febbraio.  

Due gli incontri avvenuti presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino: tra Sciaudone e Limata, il primo breve, il secondo più approfondito. Al contrario con Elena sarebbe stato il primo quello in cui la ragazza si sarebbe aperta di più. Per lei la diagnosi è che soffre di stress emotivo ma non ha malattie psicotiche. Mentre il ragazzo accusa un disturbo antisociale della personalità. Tutto confermato anche dalle chat analizzate, secondo il professore. Anche quando Limata riferisce all’amica Selina Nanni – “Mi sentivo un mostro, più colpivo e più mi piaceva”, si trattava di “affermazioni dovute all’esaltazione del momento”. Il 29 marzo è prevista la prossima udienza, durante la quale saranno ascoltati i restanti consulenti nominati dalle parti, completando così la fase istruttoria. Aldo Gioia fu colpito con 14 coltellate, delle quali tre risultate mortali, dall’ex fidanzato della figlia la sera del 23 aprile 2021, mentre dormiva sul divano della sua abitazione di corso Vittorio Emanuele. A far entrare il ragazzo fu proprio Elena che con lui aveva escogitato un piano per uccidere anche la mamma e la sorella.

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