Avrebbero indotto i testimoni ad aggravare le loro dichiarazioni per meglio supportare le tesi della Dda: colpo di scena al processo Aste Ok, celebrato stamane per la prima volta presso il Tribunale di Avellino: tre carabinieri, infatti, sono accusati di falso ideologico in atto pubblico, corruzione, abuso d’ufficio e violenza privata. L’importante novità che ha già dato vita ad un procedimento connesso, è venuta fuori proprio in udienza, in quanto non si è potuto ascoltare uno dei tre militari perché risultato indagato. L’esposto che ha dato via alle indagini era stato presentato dall’avvocato Taormina, difensore di uno degli imputati di Aste Ok, l’ingegnere Gianluca Formisano, in quanto in precedenti udienze alcuni testimoni avevano riferito che da parte degli organi di polizia giudiziaria sarebbero state commesse alcune illegittimità.