La vicenda della donna di 89 anni di Durazzano trovata morta in casa venerdì. Abbiamo sentito Roberto Abbatiello, l’avvocato di Vincenzo, il figlio della donna che attualmente si trova in carcere accusato di resistenza a pubblico ufficiale. “Ho trovato il mio assistito fortemente provato, e in uno stato mentale che necessita di una indagine medica”. Ha affermato il legale, “E’ necessario ricollocarlo in una struttura idonea alla sua condizione psicofisica”.
Uno stato mentale evidentemente alterato da un disturbo pregresso, risposte confuse, e ricordi frammentati, questo il quadro di Vincenzo, il figlio dell’89enne di Durazzano trovata senza vita in casa venerdì.
L’uomo che è in carcere per resistenza a pubblico ufficiale, è stato ascoltato questa mattina dal gip Loredana Camerlengo,e assistito dal suo legale di fiducia Roberto Abbatiello.
Per il 55enne, l’avvocato ha chiesto una perizia per accertarene le condizioni mentali. L’uomo rispondendo alle domande del gip, ha affermato di non essersi reso conto che la madre fosse morta e che avrebbe reagito contro l’arrivo dei carabinieri, della sorella e del medico, solo perchè fortemente spaventato.
Una storia di solitudine, che trova nella vicenda l’epilogo drammatico, con la morte dell’anziana madre e la reazione inconsulta dell’uomo, che alla vista dei carabinieri cerca di allontanarli armato di coltello.
La donna sarebbe deceduta per cause naturali, con molta probabilità 48 ore prima del ritrovamento del corpo.
Intanto, proseguono le indagini guidate dal pm Maria Colucci, mentre si attende l’autopsia da parte del medico legale Antonio Palmieri, e i risultati delle analisi su alcuni fazzoletti, di cui bisognerà stabilire la natura di alcune macchie.
SEGUE INTERVISTA ALL’AVVOCATO ROBERTO ABBATIELLO
